domenica 3 agosto 2014

E' IL COMMERCIO CHE CE LO CHIEDE


Hai mai sentito parlare del TTIP?
Forse avresti dovuto, perchè ti riguarda, riguarda tutti noi.

Il TTIP (Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti) è un accordo internazionale in fase di stipulazione fra europa e USA, si pone l’obiettivo di rimuovere le barriere commerciali in una vasta gamma di settori economici per facilitare l'acquisto e la vendita di beni e servizi tra Europa e Stati Uniti. Come denunciato da studiosi qualificati e competenti alcuni dei quali addiritura collaboratori dell'UE nel processo di valutazione del trattato, ci troviamo davanti al sogno segreto di ogni Liberista. Mentre la propaganda europea già ci racconta dei benefici economici che ne deriveranno in realtà il trattato sembra più avere lo scopo di livellare (sicuramente al ribasso) le limitazioni imposte alle multinazionali dagli stati che le ospitano, garantendo di fatto l'immunità in caso di contenziosi.
Lo sanno bene i Canadesi citati per 250 milioni di danni dovuti a profitti perduti da una compagna americana per avergli impedito la pratica del fracking sul proprio territorio. Tutto questo in quanto parte del NAFTA.

I rischi sono molti e comprendono:
- Invasione di prodotti OGM
- Maggiore impunità rispetto ai danni ambientali
- Attacchi alle leggi a tutela dei diritti dei lavoratori
- Abbassamento degli standard tecnici sulla sicurezza dei prodotti in commercio
- Scomparsa progressiva dei servizi pubblici
- Perdita della riservatezza dei dati personali
- Indebolimento della sovranità giuridica nazionale

Solo l'idea di un maggiore potere in mano alle multinazionali dovrebbe far rabbrividere qualsiasi persona dotata di un minimo raziocinio.
Una migliore qualità della vita non può passare da un ulteriore spinta verso il libero commercio che vede le persone come merci e i diritti come guinzaglio.

Di NO al TTIP


illlustrazione di Paul Kucznsky