lunedì 15 settembre 2014

RFS


Ad un certo punto sono piccolo e gioco coi transformers mentre guardo la tivu.
Dentro la tivu invece c'è sto tipo indiano che tenta di indovinare il prezzo di una scatola di pelati.

Quattro.

Uno.

Ce l'ha quasi fatta quando tutto inizia a farsi scuro. Il concorrente inizia asd urlare, dice che il prezzo lui lo sapeva già, era 1490, e che tutto il gioco era truccato.
Ma queste ultime parole non le sentono tutti, sono coperte dal frastuono delle sirene e mentre mi avvicino alla rete metallica che ci divide Mike sembra per un attimo uno zombie, gli urlo che io oramai ho sentito tutto.
Mentre i poliziotti iniziano a manganellare il concorrente indiano con dei tubetti giganti della maionese calvè io oramai sono adulto, e siamo per strada.
Finito di mazzuliare i poliziotti in anti sommossa si girano all'unisono a guardarmi, scappo.
Mentre seguo una musichetta rassicurante mi ritrovo appeso ad una gigantesca luminaria, la scritta al neon recita ”AHI AHI AHI SIGNORA LONGaRI” salto verso la luminaria successiva, una gigantesca colomba col ramoscello di ulivo, ci finisco proprio in mezzo e sono nell'acqua. Affondo.
Ritorno in superficie e mi aggrappo ad un barcone, degli immigrati mi aiutano a salirci. Mentre osservo le povere anime che mi circondano mi rendo conto che la mia faccia ha perso i connotati, non ho più una faccia, preso dal panico inizio a cercarla sul fondo del barcone, ma ci trovo solo banner publicitari, robe del tipo “enlarge your penis” o “make a lot of money from internet in 3 steps”.
Ne afferro uno e lo spalmo in faccia.
Sorrido.
Posso di nuovo farlo.

domenica 3 agosto 2014

E' IL COMMERCIO CHE CE LO CHIEDE


Hai mai sentito parlare del TTIP?
Forse avresti dovuto, perchè ti riguarda, riguarda tutti noi.

Il TTIP (Partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti) è un accordo internazionale in fase di stipulazione fra europa e USA, si pone l’obiettivo di rimuovere le barriere commerciali in una vasta gamma di settori economici per facilitare l'acquisto e la vendita di beni e servizi tra Europa e Stati Uniti. Come denunciato da studiosi qualificati e competenti alcuni dei quali addiritura collaboratori dell'UE nel processo di valutazione del trattato, ci troviamo davanti al sogno segreto di ogni Liberista. Mentre la propaganda europea già ci racconta dei benefici economici che ne deriveranno in realtà il trattato sembra più avere lo scopo di livellare (sicuramente al ribasso) le limitazioni imposte alle multinazionali dagli stati che le ospitano, garantendo di fatto l'immunità in caso di contenziosi.
Lo sanno bene i Canadesi citati per 250 milioni di danni dovuti a profitti perduti da una compagna americana per avergli impedito la pratica del fracking sul proprio territorio. Tutto questo in quanto parte del NAFTA.

I rischi sono molti e comprendono:
- Invasione di prodotti OGM
- Maggiore impunità rispetto ai danni ambientali
- Attacchi alle leggi a tutela dei diritti dei lavoratori
- Abbassamento degli standard tecnici sulla sicurezza dei prodotti in commercio
- Scomparsa progressiva dei servizi pubblici
- Perdita della riservatezza dei dati personali
- Indebolimento della sovranità giuridica nazionale

Solo l'idea di un maggiore potere in mano alle multinazionali dovrebbe far rabbrividere qualsiasi persona dotata di un minimo raziocinio.
Una migliore qualità della vita non può passare da un ulteriore spinta verso il libero commercio che vede le persone come merci e i diritti come guinzaglio.

Di NO al TTIP


illlustrazione di Paul Kucznsky