venerdì 19 luglio 2013

Fango sulla lapide

Come se non bastasse l'insultante idea di rendere scrivibile su targa solo la "verità giuridica" in un momento dove una delle figure politiche di maggiore spicco, non che ex presidente, non fa nient'altro che allontanare da se ogni tipo di riscontro legale, ariva pure la mano vigliacca di un poveretto ad inasprire gli animi.
Magicamente nella notte del 17 , qualche dispettoso con mano tremante modifica la targa anarchica dedicata a Giuseppe Pinelli trasformando l'UCCISO in un UCCISOsi.


La demenzialità dell'idea di partenza è palese, vogliamo presto il riconoscimento giuridico delle madonne e di tutti i santi, così non fosse venisse rimossa dalla targa anche quella dicitura. E che dire dei vari gerarchi fascisti che ancora insultano la nostra topografia senza che nessuno se ne occupi?

Detto questo, la targa dedicata a Pino, non per niente da tempo accostata a quella comunale, nasce dalla volontà di cercare la verità in un paese che troppo spesso cerca di nasconderla. .
La verità giuridica sui fatti di Piazza Fontana rimane ben lontana dalla verità storica, verità ancora scomoda e che con questi mezzucci ancora si cerca di adombrare e offendere.
Per noi non è solo un simbolo storico-identitario, ma è simbolo di quelle ingiustizie davanti alle quali mai ci piegheremo.
Qundi tranquilli tutti, quella targa non può sparire, è marchiata sui nostri corpi e nelle nostre menti, toglietela, la rimetteremo, in un modo od in un altro.

Mercoledì 24 Luglio, alle ore 18.00 Piazza Fontana

Rendete pure legali le vostre falsità, ma sappiate che noi non staremo zitti.